Pietro Longhi (Venezia 1701 - 1785) Cacciatore con prede e il suo cane Olio su tela 60,5 x 50,5 cm L’opera è corredata da uno studio del professor Rodolfo Pallucchini, disponibile via email. Pietro Longhi ha il grande merito di averci raccontato, grazie alle sue opere, la vita a Venezia nel Settecento. L’artista, in effetti, seppur sia partito ispirandosi alle incisioni francesi che raccontavano la favola lussuosa della nobiltà d’oltralpe, è stato in grado di trasmettere con l’obiettività di un cronista i vizi e le virtù di una città, di uno stato, di una civiltà oramai giunta al capolinea della sua millenaria storia. Pietro, dopo un periodo nella bottega di Antonio Balestra, fu a Bologna presso Giuseppe Maria Crespi da cui apprese la pittura di genere, fondamentale per gli sviluppi successivi della sua carriera. Operò per i più prestigiosi casati veneziani, come i Sagredo, i Mocenigo, i Grimani, i Querini e i Pisani.
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