Andrea Michieli, il Vicentino (Vicenza 1542 circa - Venezia 1618) Trionfo di Venere tra i segni zodiacali del Toro e della Bilancia Olio su tela 156 x 208,5 cm La splendida e importante testimonianza del Manierismo veneto evidenzia tutte le peculiarità estetiche del Vicentino, oltre alla tecnica pittorica perfettamente coerente anche le figure le ritroviamo rappresentate in altri dipinti: la figura di tergo è dipinta in controparte nel Giudizio di Paride conservato in Quadreria Emo Capodilista del Museo Civico Eremitani di Padova. L'ancella a destra di Venere la ritroviamo in Ratto d'Europa, di collezione privata e schedato al n. 356700 della Fototeca Cini. La figura di Venere compare nel registro inferiore di Alessio I Comneno incontra il doge Dandolo a Zara, conservato in palazzo Ducale a Venezia. Infine, Venere e la figura ripresa da tergo, sono rappresentate praticamente identiche in basso a destra in Mosè e la raccolta della manna della Diocesi di Treviso. Andrea si formò nella città natale, all'epoca dominata dal Giovanni Antonio Fasolo e dai Maganza. Negli anni '80 del Cinquecento si trasferì a Venezia dove si stabilì e operò fino alla morte. Oltre alle influenze ricevute in età giovanile, Michieli fu abile ad impadronirsi delle lezioni dei grandi maestri veneziani del suo tempo, come Jacopo Bassano, il Veronese, Tiziano, Palma il Giovane e Tintoretto che seppe intrecciare virtuosamente nella sua espressione pittorica. Interessanti le parole del Boschini a suo riguardo: "Fu maestro di gran macchia di colorito, che, se non superò il Palma, non gli fu almeno inferiore". Operò in molte chiese veneziane e del Veneto, il suo ciclo di maggior prestigio è tutt'oggi conservato nel Palazzo Ducale di Venezia.
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