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ARGENTO, DIPINTI, ICONE

Asta 29

Carlo Cignani (Forlì 1628 - 1712) bottega di

Carlo Cignani (Forlì 1628 - 1712) bottega di I cinque sensi Olio su tela 98 x 136 cm   L'alta qualità dell'opera permette di proporla come opera eseguita entro la bottega del maestro, ovvero sotto la sua visione diretta e senza escludere il suo intervento. Di questo soggetto esistono quattro versioni ritenute autografe, conservate in Collezione Pallavicini a Roma, Galleria Sabaudia a Torino, Collezione Shanks negli USA e nel Palazzo Sanssouci a Potsdam. Interessante l'appunto della Dottoressa Beatrice Buscaroli Fabbri, autrice della monografia, che scrive (pag. 147 di Carlo Cignani affreschi dipinti disegni) a proposito delle numerose copie presenti in altri musei e collezioni nel mondo "Non è possibile determinare quali versioni e parti siano autografe: difficilmente nello studio di Cignani, come nella regola delle botteghe, si può parlare di copia o autentico in senso assoluto. Sono opere compiute a più mani, dove in contributo del maestro variava di volta in volta dall'esecuzione del disegno al tocco finale."   L'apprendistato di Carlo Cignani si svolse da G. B. Cairo, pittore bolognese semi sconosciuto, e successivamente nell’atelier di Francesco Albani assieme a Alessandro Tiarini e il Guercino. Dopo le prime e fortunate commissioni cittadine lo ritroviamo a Roma per decorare una galleria nel casino Farnese fuori porta S. Pancrazio, commissione mai iniziata e poi passata dal Cardinale Gerolamo Farnese a Filippo Lauri. Nel 1665 il Cignani ritornò a Bologna, dove risiedette sino al 1684, anno in cui si trasferì a Forlì. In questi decenni dipinse decorazioni a fresco di quattro sovrapporte con Apparizioni dell'Arcangelo S. Michele nella chiesa di S. Michele in Bosco. Questo suo intervento è chiaramente ispirato alla morbida grazia dei putti del Correggio, suo maggior ispiratore, a lui giunto tramite il suo maestro Francesco Albani che, fra tutti gli allievi di Annibale Carracci, fu probabilmente quello più influenzato dalla pittura mitologico-pastorale dell’Allegri. Nell'arte del Cignani oltre al Correggio si avverte la lezione di Guido Reni e la sua anima classicistica; l’arte di Carlo, in effetti, è caratterizzata da uno stile dignitoso delle figure, da forme gentili e tondeggianti, da un'elegante calma compositiva. Negli anni Settanta il suo studio si era ormai affermato e si avvaleva di svariati collaboratori, tra i quali spiccano i nomi di Marcantonio Franceschini e Luigi Quaini. Nel 1683 Cignani intraprese la più importante opera della sua carriera, ovvero la decorazione della cupola della cappella della Madonna del Fuoco nella cattedrale di Forlì con la grandiosa Assunzione della Vergine, opera che lo obbligò a stabilirsi in Romagna. La sua arte ha vissuto oltre la sua morte, avvenuta a Forlì il 6 settembre 1719, grazie agli eccellenti pittori usciti dalla sua bottega: il figlio Felice Cignani, Clemente Ruta, Antonio Calza Sante Prunato, Alessandro Marchesini, Ludovico David, Giovan Camillo Sagrestani, Giuseppe Maria Crespi, Francesco Mancini, Federico Bencovich e Ignazio Stern.

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Base d'asta: 6000
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Dettagli del lotto
Lotto n° 4
Valutazione6.000,00  - 9.000,00 €
Base d'asta 6.000,00 €
Battuto0,00 €
Spese di spedizione Preventivo spedizione
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