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ARGENTO, DIPINTI, ICONE

Asta 29

Pietro Longhi (Venezia 1701 - 1785) cerchia di

Pietro Longhi (Venezia 1701 - 1785) cerchia di La dichiarazione - Incontro tra un procuratore e la moglie Coppia di olio su tela 70 x 55 cm   Entrambe le opere derivano da originali del Longhi più volte replicati dalla cerchia, in particolare dal cosiddetto Maestro dei Riflessi al quale viene attribuita la tela Dichiarazione, conservata al Museo Cà Rezzonico di Venezia.   Pietro Longhi ha il grande merito di averci raccontato, grazie alle sue opere, la vita a Venezia nel Settecento. L’artista, in effetti, seppur sia partito ispirandosi alle incisioni francesi che raccontavano la favola lussuosa della nobiltà d’oltralpe, è stato in grado di trasmettere con l’obiettività di un cronista i vizi e le virtù di una città, di uno stato, di una civiltà oramai giunta al capolinea della sua millenaria storia. Il suo innovativo e originale apporto artistico riscontra un alto gradimento, tant’è che molti colleghi, sia conterranei che “foresti”, si dedicarono a seguirlo ed imitarlo. A Venezia troviamo il grande Francesco Guardi (Venezia 1712 - 1793) che spesso dipinse interni di gusto longhiano (si veda lo studio specifico Francesco Guardi e Pietro Longhi a cura di Filippo Pedrocco in I Guardi - Vedute, capricci, feste, disegni e quadri turcheschi - a cura di Alessandro Betagno, Saggi Marsilio 2006) come del resto fece il fratello Gianantonio (Vienna 1699 - Venezia 1760) come dimostrano le opere conservate al Museo del Settecento di Cà Rezzonico a Venezia ( si veda Il parlatoio e il Ridotto, nuove proposte e vecchi dilemmi in Francesco Guardi a cura di Dario Succi, Silvana Editore). Nel medesimo ambito troviamo diversi pittori di estrazione veneta: gli enigmatici Maestro del Ridotto e Maestro dei riflessi, Andrea Pastò (Venezia 1746 - 1806), Giuseppe de Gobbis (attivo negli anni Settanta del XVIII secolo) e il veronese Andrea Boscarati (Verona 1721 - Venezia 1807). Infine non va sottaciuta l’opera del romano Lorenzo Gramiccia (Cave 1702 - Venezia 1795) che giunto in laguna, via Bologna, nel 1765 si prestò, oltre che alla pittura religiosa, a soddisfare l’abbondante domanda di pittura di gusto longhiano presente in città e non solo.

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Base d'asta: 2000
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Dettagli del lotto
Lotto n° 6
Valutazione2.000,00  - 3.000,00 €
Base d'asta 2.000,00 €
Battuto0,00 €
Spese di spedizione Preventivo spedizione
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